Tuo figlio è celiaco
Scrivere questo articolo da figlia celiaca a distanza di 33 anni dalla diagnosi è quasi catartico. Se tuo figlio è celiaco potrebbe intessarti.
Il mio essere figlia celiaca ha indubbiamente condizionato la vita dei miei genitori, le loro scelte.
Ma se tuo figlio è celiaco ed è sereno è importante per te trovare il modo di esserlo altrettanto.
Spesso ricevo messaggi di ragazzi celiaci, sereni nella loro condizione che lamentano poco supporto o fiducia da parte dei genitori.
Fare i genitori è il lavoro più difficile del Mondo e lo si capisce solo superata una certa età, perlomeno così è successo a me.
Quello che cerco sempre di sottolineare è che se un genitore è spaventato dall’avere un figlio celiaco, il sentimento di paura è mosso dall’amore.
Ciò nonostante se tuo figlio è celiaco ed è sereno è fondamentale trovare un modo per acquisire e vivere quella serenità, per non perderla, ne sminuirla.
L’accettazione di essere celiaco
Raggiungere serenità nell’essere celiaco è una tappa fondamentale, troppo spesso le persone negano, fingono di non essere celiaci o lo omettono per paura di sentirsi diversi.
Io dico sempre che mia madre è stata bravissima quando ero piccola: ho subito mentalizzato il mio essere diversa come un plus, piuttosto che un minus.
Non ho mai avuto vergogna della mia condizione, ne ho sempre parlato apertamente anche perché le necessità sono così tante che il silenzio mi faceva sentire più diversa.
Il silenzio avrebbe voluto dire isolamento.
Come in ogni cosa ci sono fasi se tuo figlio è celiaco le vivrà tutte, puoi scegliere se stargli accanto oppure no.
Detto così sembra un pò forte, ma voglio davvero farti fermare a riflettere.
Preciso che nemmeno i miei genitori furono felici quando dopo un ricovero e mesi di pene finalmente scoprirono che si trattava di celiachia.
Tutt’altro, non ci sono foto della mia fase di pre diagnosi se non questa

Mamma ha cancellato fisicamente tutti i ricordi come se si potessero così cancellare anche dal cuore.
Placo subito il romanticismo nel dire che negli anni l’ansia si è trasformata in serenità, tanto che da quando sono adulta si lamenta del mio livello di richieste e premure nel dichiararmi celiaca.
Il rapporto giusto o il giusto rapporto
Per un genitore qualsiasi cosa ci possa succedere è un piccolo dramma e se non fosse così sarebbe davvero un problema.
Rimane quindi da capire come evolvere insieme se tuo figlio è celiaco, sarai sempre preoccupato allora forse ha senso pensare come trasformare positivamente la preoccupazione.
Crescere un figlio spaventandolo per la sua condizione di celiaco è se ci pensi ora assurdo, renderlo forte, consapevole e autonomo fondamentale.
Riuscire a trasformare le proprie emozioni non è per tutti semplice, potresti avere bisogno di un supporto o forse solo di parlarne. É troppo importante per rinunciarci
Chi mi scrive mi racconta proprio dei limiti e delle privazioni per via delle paure da genitore.
Proiettare le paure sui figli è spesso un atteggiamento inconsapevole, ma se bastesse solo provarci?