Scusa quanto sei celiaco?
Sei tanto o poco celiaco non è una domanda.
Questa è la risposta più educata ed incisiva che ogni celiaco vorrebbe poter dare alla domanda sei tanto o poco celiaco.
Il più delle volte però l’educazione fa si che la risposta sia diversa, o che non ci sia una risposta. É pazzesco ma, preferisco evitare il conflitto ove possibile.
Si, io così diretta e sfacciata di fronte a certe domande mi taccio, perchè sono le classiche conversazioni che sai come iniziano, ma non sai come e quando finiscono.
Però è giusto fare chiarezza, una volta di più. Mi piacerebbe poter dire una volta per tutte, ma non sarebbe realistico.
Cos’è la celiachia
Partiamo dalla base: la celiachia non è un’allergia, ma una malattia autoimmune con predisposizione genetica.
Non si può guarire, non è un’intolleranza ed evolve con noi.
L’intestino di un celiaco non riconosce il glutine, non sa come elaborarlo. Ogni qualvolta un celiaco mangia del glutine il suo intestino va sostanzialmente in fiamme nello sforzo di capire come digerire ed eliminare il glutine.

Ti starai chiedendo in che senso.
L’intestino di un celiaco neo diagnosticato o in fase di diagnosi è così infiammato da averti convinto ad andare dal medico e fare degli accertamenti.
Il mal di pancia e tutti i sintomi correlati possibili ti stanno rendendo la vita impossibile a tal punto da domandarti il perché.
Riconosciuto il problema inizierai a stare sempre meglio seguendo la dieta senza glutine.
Certo non sarà immediato perché il tuo intestino sta comunque lavorando per eliminare tutto il glutine ingerito fino a quel momento.
Spiegandolo in modo elementare, sembra drammatico, ma corrisponde a verità.
Se invece sei celiaco e vieni intossicato o mangi del cibo contaminato il tuo intestino andrà subito in emergenza nonostante la dieta, gli anni di dieta.
Il glutine è per noi sempre come la prima volta.
Per questo dico che la malattia evolve con noi, perché lo stato infiammatorio si riduce ed oscilla nel corso della vita.
Tanto celiaco = sintomatico Poco celiaco = asintomatico
Ecco le due macro categorie di celiaci nel Mondo, che rimangono tutti sempre e per sempre celiaci.
Queste sono però le associazioni che incoscientemente chi non è celiaco e ti chiede se lo sei tanto o poco, fa nella sua mente:
tanto celiaco = sintomatico altra domanda gettonatissima è scusa ma soffochi?
poo celiaco = asintomatico ma se non stai male, allora segui solo la dieta perchè vuoi.
Ecco io sono nata celiaca asintomatica e con il tempo sono diventata sintomatica.
No, non sono una celiaca speciale “edizione limitata”, sono solo celiaca.
Come evolva la malattia in realtà non è ancora chiaro.
Ciò che è certo è che di malattia si tratta e che non guariremo.
Non è una scelta, ne può essere passeggero.
Perciò ristoratore, albergatore, cameriere, barista, panettiere, macellaio, pescivendolo se qualcuno ti dice che è celiaco e poi mangia qualcosa con il glutine non è celiaco.
Non puniteci per la leggerezza umana.
Un celiaco che dice di essere celiaco appena vi incontra non si sta divertendo, non è a suo agio, sta solo cercando di preservare la sua salute senza dover rinunciare alla vita sociale.

Giusto per capirci
Essere celiaci non è una scelta.
Non ha soluzioni se non la dieta senza glutine, se per caso non è possibile offrirci prodotti sicuri e senza glutine, la miglior risposta è “mi dispiace non abbiamo niente senza glutine”.
Se invece la tua passione ti permette di andare fuori menù e preparare qualcosa senza glutine piuttosto che mandarci via, be ci renderai altrettanto felici.
Non possiamo neanche assaggiare, neanche un pochino.
Non chiedetecelo più, perché il desiderio e la tentazione esistono da sempre, ma anche il buon senso.
